venerdì 18 maggio 2007

Il secondo concetto oggettivo analizzato: "R***e sfugge"

Il secondo concetto oggettivo analizzato dalla benemerita società cachista, che potremmo condensare nel motto "R***e sfugge", consiste in un difficile tentativo di analisi della sfuggente personalità dell'allampanato "comandante" della facoltà di SP della nostra prestigiosissima università. Un tentativo e nulla più, data la difficoltà di analisi e ancor più di sintesi, e quindi necessariamente aperto al contributo di tutti i volenterosi e sapienti cachisti in grado di avanzare sulla gloriosa strada della Conoscenza.

NOTA: come avrete appunto notato, non nomino né l'università né Lui, perché se gli viene l'idea, assai comune, di cercarsi su google, per vedere magari quanto è presente o quanto altri lo citano, e si accorge di questa tentata analisi, noi tutti, e non io solo, potremmo dover emigrare in Cambogia e darci alla conduzione di risciò. Raccomando quindi che nessuno scriva, da nessuna parte (post, commenti...), il nome o la qualifica del suddetto né quello dell'illustre università... in fondo vi volete laureare, no?

Dunque, tornando all'oggetto dell'analisi, dopo frequentazioni certo non assidue ma sufficienti a stuzzicare la curiosità mia e altrui (p.e. quella della nostra miss Coby, che proprio ieri concludeva dubbiosa: "mah, sarà un uomo come tutti!"), giusto questa domanda sorge spontanea: che uomo è? Che cosa si nasconde dietro quei baffetti da sparviero, quelle mani tremolanti da pianista, quegli occhiali d'oro dietro cui lampeggiano due occhi attenti e indagatori? E' davvero un mistero che affonda le sue radici nell'enigma della natura umana, enigma che il nostro, certo aiutato da un aspetto esteriore da attore della commedia all'italiana (mi sovviene il prof. dott. Guido Tersilli, primario convenzionato con la mutua...), incarna in modo particolarmente pregnante.
Egli alterna infatti un portamento quasi regale e sfoggi culturali dotati di una certa valenza a improvvisi e acidi incupimenti, conditi da taglienti locuzioni barbaro-meridionali, che offendono l'ascoltatore e fanno pensare, più che a un benemerito accademico nonché gestore di una finanziatissima fondazione, a un vecchio lupo di mare multi-tatuato che trascorre, ubriaco e obnubilato da mesi di astinenza, una notte con una procace donna perduta "incontrata" in una bettola del porto.
Ad aggravare la situazione concorre poi una voce, riferitami come sicura da fonte non rivelabile, che il nostro, in cambio di un grosso aiuto di natura burocratica non meglio specificato, avrebbe ottenuto dalla postulante, una graziosa fanciulla (ma non più graziosa delle componenti della nostra benemerita società), un pagamento in natura, che lo mette in diretta concorrenza col presidente Clinton, anche se detto pagamento fu effettuato non nella Sala Ovale della Casa Bianca, ma nel (non molto) più modesto ufficio del nostro, una volta posta la fanciulla, a bocca aperta, sotto la scrivania, chiusa a chiave la porta, staccato il telefono, abbassati i pantaloni e messe le mani sui fianchi, in atteggiamento di completa rilassatezza. Risparmio altri dettagli, in religioso ossequio del concetto rawlsiano di "decenza".

Che dire? Che pensare? Un vero enigma di uomo!
E dunque sono obbligato a fermarmi qui, incapace di proseguire, stordito da un mistero tanto più grande della mia modesta capacità di discernimento.
Sono ardentementi attesi validi contributi da parte dei componenti della benemerita.
Concludo qui. Grazie a tutti.

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