venerdì 31 agosto 2007

c'è nessuno!?!

ho trovato un articolo veramente curioso... immaginate cosa succederebbe se di punto in bianco tutta l'umanità cessasse di vivere?!?

ecco il link: http://cattivamaestra.blog.lastampa.it/cattivamaestra/2007/08/c-nessuno.html

martedì 7 agosto 2007

Il ballo del pippero

Mercoledì 1 agosto è stata una giornata storica, nonostante non avessi alcun sentore che potesse esserlo… Mi sono presentato, da buon temerario, in università come al solito di buon mattino, non prima delle 10:30, convinto che sarebbe stata una classica giornata di calura estiva in cui mi sarei dilettato scrivendo la tesina di filosofia politica… è così è stato almeno fino a metà pomeriggio… cioè fino a quando non ha fatto irruzione nel cortile universitario niente popò di meno che sua maestà l’inquieto… è arrivato, ovviamente, in bici, ha parcheggiato, si è fatto un primo giretto nel cortile scrutando il panorama e le possibili prede da catturare, è entrato nel centro sociale per prendersi un caffè prima di iniziare il suo faticoso lavoro, si è fatto un altro giro attorno al cortile, con tanto di capatina nel cortile delle magnolie, finché non è tornato nel cortile dove eravamo io, Maria e Ochonellos… essendo Maria l’unica ragazza presente in quel momento in cortile, e, ad essere fiscali noi eravamo anche gli unici presenti in quel cortile, l’inquieto si è seduto ad un tavolo di fronte a quello in cui eravamo noi, a me e Maria, mentre il dottor Ochonellos, confermando la sua fama di arrogante, gli dava le spalle… Maria ascoltava l’i-pod e si leggeva un best-seller come “La bellezza e gli oppressi”, una lettura che la impegnava molto tant’è che ogni due per tre entrava nelle conversazioni in cui eravamo impegnati il sottoscritto e il dottor Ochonellos… l’inquieto sfogliava i suoi fogli dal contenuto misterioso e con il suo bel sorrisetto stampato ogni tanto lanciava occhiate al nostro tavolo… da scienziato del settore sicuramente avrà notato che, oltre alla presenza di due ragazzi che erano di intralcio al suo scopo, il grosso problema era che Maria stava ascoltando la musica con entrambe le cuffie… Ad un certo punto Maria, sempre più concentrata sul suo best-seller si interrompeva per iniziare una dissertazione su Elio e le storie tese… ci chiedeva se conoscessimo determinate canzoni… e al che, basita dal fatto che io ne conoscessi una su un milione in suo possesso mi si è avvicinata per farmele sentire… ed ecco che l’inquieto coglieva immediatamente la palla al balzo e capitalizzava la prima occasione presentatagli esclamando: “Cosa state ascoltando?”… allora io, vedendo che Maria era titubante, essendo trascorsi i primi secondi di inquietante silenzio, onde anche evitare di risultare scortesi, chi lavora alacremente va sempre rispettato e onorato, gli ho risposto: “Il ballo del pippero.” Erano le 16.40 del 1 agosto 2007 e io per la prima volta nella mia vita avevo parlato con l’inquieto!!! Scusate se è poco, l’inquieto, mica cazzi!!! Lui, evidentemente rammaricato dalla risposta giuntagli da un individuo di sesso maschile, ma mascherando la delusione con il proprio canonico sorrisetto stampato ritornava a guardare i propri fogli, elemento essenziale del kit da abbordaggio… Maria, una volta ritenuto sufficiente l’indottrinamento musicale, o una volta stufatasi perché il richiamo per la lettura filosofica iniziava a diventare assordante, tornava al suo posto e mentre stava per rimettersi entrambe le cuffie arrivava puntuale il secondo estremo e disperato tentativo dell’inquieto che esclamava: “Sei alle prese con qualche dilemma filosofico?”… Lei, evidentemente, se non imbarazzata, per lo meno colta di sorpresa, gli ha risposto, con scarsissimo entusiasmo: “No (pausa tipo quella dell’inquieto quando chiede: “cosa stai studiando di bello… o di brutto?”), ho abdicato.” In questo frangente, diversamente dalla prima domanda posta dall’inquieto a cui ho risposto con tono assolutamente normale e risoluto, per il sottoscritto e anche per il dottor Ochonellos ci sono stati attimi di grande tensione… io, tanto per rendere l’idea, ho preso il libro che avevo aperto sul tavolo, l’ho alzato per coprirmi il volto, e ci ho riso dentro… E’ stata, dunque, una giornata, oltre che storica, anche dalle emozioni forti, sconsigliata, non tanto ai deboli di cuore, quanto a chi scoppia a ridere in faccia all’inquieto solamente vedendolo da lontano… figuriamoci a parlargli… L’unica emozione che io e i miei colleghi ci siamo risparmiati è stata il suo “Ciaaaaaaaaaaao!!!” essendo andati via prima noi di lui…