mercoledì 6 giugno 2007

Oh realmente?

Perché ho viaggiato, purtroppo. Là dove non arriva la razionalità. Con la punta della lingua, cercando di sfiorare il gusto di un senso che sfugge. Sesso nel cesso. Interdicendo all'anima la verità, riportando a casa stracci di uomini e di donne alle quattro del mattino.
Fazzoletti intrisi di sangue.
Come un ubbidiente cane da guardia. Il mio piccolo dovere quotidiano, o notturno che dir si voglia. Guardiano di mediocrità, ipocrita che abbaia profezie nella notte. Mentre vaneggio bestemmiando una spiegazione che non verrà mai, per dare un senso ai denti rotti e ai morsi sulle spalle, alle piccole amicizie sfilacciate dai momenti irrazionali e dai morsi fin su nel culo e dentro quello che ci rappresenta come piccoli esseri umani.
Senza capire.
Se solo avessi i capelli per infilarci le mani sarebbe un ottimo momento. Strapparli. Sacrificarli. Su questo altare di noncuranza, su questo e su infiniti sacrifici che non si ricorderanno. Ho fatto quello che andava fatto. E non conta o forse conta più di ogni altra cosa. E appendo desideri nell'armadio come abiti dimessi, troppo stretti. Scomodi. E piango domande dietro il culo di una macchina spenta, seduto, mentre il silenzio assoluto della notte deserta avvolge accogliente ogni menomata sensazione. Mi prostro davanti all'onnipotenza della divinità, del fato che ci sputa in faccia le sue stupide sentenze.
Un cazzo di senso per dio! Chiedo tanto? Solo un punto d'inizio per srotolare la fottuttissima matassa che si aggroviglia appagata negli angoli della mia mente.
Vorrei non tornare a casa, vorrei avere un altro posto dove andare. Dove nascondermi. Dove telefonare. Tutto va bene, tutto è perfetto. Niente è mai stato meglio. Questo è il migliore dei mondi possibili.
Macchittesencula!
Studio.
Su questa crosta di un'anima da raffreddore.
Abdico.
Mi sdraio sconfitto sui binai dell'assurdo aspettando questo treno e fingendo che niente sia successo. Perché sono a casa. Dove non succede mai niente e dove tutto è perfetto.
Dove i denti non si rompono e dove non si piange nella notte dietro il culo di una macchina spenta. Dove la mano di Dio, o chi per lui, annega le memorie in momenti che non ci verranno riconsegnanti, in momenti che puzzano di sonno e di tutto il resto. Lavando via tutto come una sporca menzogna. Eppure è entrato dentro come un cancro ancora da metabolizzare.
Più insano del solito mi spengo come la luce sul comodino. Mi accomodo, insensibile sensibilizzato, e spurgo questa notte (come tante altre) dal lindo profilo che mi sono concesso.
Cazzata colossale.
Concedetemi questo momento irrazionale. Lasciatemi esplorare quei luoghi che la luce annienta in una manciata di "sì". Appaio per quello che sono e scompaio per quello che non sarò. Avvinghiato ai corpi strascicati di questa avventura ancora da capire.
E non ho capito. Mentre le prime luci dell'alba accompagnano i miei sconnessi vaneggi, io capisco. Capisco che no, in realtà, non ho capito un cazzo.

14 commenti:

Piotr Wenturasky ha detto...

Ops, ma l'ho scritto io questo? :D

Quella di ieri è stata una serata un po particolare e (da come si legge) non ero in pieno possesso delle mie facoltà mentali al mio rientro (in effetti non è che mi ricordo molto lucidamente com'è successo... :D).
Chiedo scusa a tutti visto che palesemente questa non era la vetrina idonea per un'uscita di questo genere (del tutto normale cmq per un artista del mio calibro :P).

Lo cancellerei se potessi ma non posso quindi sorvolate :P

Voi non avete visto niente...

Otto ha detto...

Den, meno male che hai replicato tu, perchè stavo per farlo io.... la prossima volta prima di scrivere una cosa del genere conta fino a 10000!!!!! Mi/ci hai fatto prendere male, ma proprio male male. Cazzo, arrivo bel bello e tranquillo stamattina in uni e le ggo sta roba... Ma vai a cagare! (amichevolmente parlando....)

Piotr Wenturasky ha detto...

Scusa :(
Ma te l'ho detto, praticamente l'ho letto anche io stamattina la prima volta :P

Cmq tengo a precisare che non è morto nessuno... non ancora almeno hihihihi.
EvilGrin :D

Otto ha detto...
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Miki C. ha detto...

allora, cos'era un fungo? una striscia lunga due metri? metanfetamina? lsd? chetamina? o semplicemente hai mangiato pesante? lo so, il mac fa brutti scherzi...

pirla!

avanzinho ha detto...

1000 punti arroganza per la Cobelli, che sarà la causa del suicidio di Wenturasky...

Cri ha detto...

Mapporcamiseriaccia!!! Ma ti pare il caso di dar sfogo alle tue seghe mentali in questo modo assurdo???!!! Non mi interessa di che ti fai la notte, ma non delirare sul blog come se fosse un diario, ok?!!! Carta, penna e paranoie. Stop.

Piotr Wenturasky ha detto...

La Cri mi sculaccia.... :|

PAIURA... :|

Otto ha detto...

Fa bene! Anch'io ti sculaccio con il calzascarpe della MIR, arma da te già ampiamente conosciuta :) :).

Miki C. ha detto...

oh mamma... ma cosa diavolo avete fatto in quella stanza a Copenhagen?!? comincio a pensare che sia stata una vacanza "lussuriosa"... Cri, Aiuuuuuuuto!!!!

Otto ha detto...

'ste donne, sempre a pensare male.... Comunque l'arma di qui sopra non era per scopi sessuali, ma è l'arma utilizzata dal dr. Lars Grognasson (la "o" deve essere barrata) per l'omicidio del dr. Wenturasky... che poi mentre io dormivo Piotr e Lars facessero qualcos'altro non lo so... :)

Miki C. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Miki C. ha detto...

sèsèsèsèsè... dicono tutti così! otto tenti di nascondere nottate di sesso selvaggio con un omicidio... bella scusa ahahahah!

Piotr Wenturasky ha detto...

Questa è necrofilia bella e buona...